Azadi by Arundhati Roy

Azadi by Arundhati Roy

autore:Arundhati Roy [Roy, Arundhati]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: ebook
editore: Guanda
pubblicato: 2020-08-30T22:00:00+00:00


Ma, ami tumar kachchey aamar porisoi diti diti biakul oya dzai.

Mamma, sono così stanca di farti sapere chi sono.127

Quando queste poesie sono state postate e hanno cominciato a circolare su Facebook, una lingua privata è diventata improvvisamente pubblica. E il vecchio spettro delle politiche linguistiche ha risollevato la testa. Sono state presentate denunce presso la polizia contro diversi poeti miya, con l’accusa di diffamare la società assamese. Rehna Sultana è stata costretta a nascondersi.

È innegabile che nell’Assam ci sia un problema. Ma come lo si può risolvere? Il punto è che una volta accesa la torcia del nazionalismo etnico, non c’è modo di sapere da che parte il fuoco verrà condotto dal vento. Nel Ladakh – che ha di recente ottenuto lo status di territorio in seguito all’abrogazione dello statuto speciale del Kashmir – covano tensioni tra buddhisti e musulmani sciiti. Negli stati dell’India nordorientale, le scintille hanno già cominciato ad accendere antiche rivalità. Nell’Arunachal Pradesh, sono gli assamesi a trovarsi nella condizione di immigrati indesiderati. Il Meghalaya ha chiuso i confini con l’Assam e ora richiede a tutti gli «estranei» che restano per più di ventiquattr’ore di registrarsi presso le autorità governative, sulla base del recente Meghalaya Residents Safety and Security Act (Legge per la sicurezza e l’incolumità dei residenti del Meghalaya). Nel Nagaland, i ventennali colloqui di pace tra il governo centrale e i ribelli naga si sono arenati sulla richiesta di una bandiera e di una Costituzione separate. Nel Manipur i ribelli locali, preoccupati per un possibile accordo tra naga e governo centrale, hanno annunciato la creazione di un governo in esilio a Londra. Le tribù indigene del Tripura chiedono un proprio NRC per espellere la popolazione indù bengalese che li ha trasformati in una minuscola minoranza nella loro stessa patria.

Per nulla scoraggiato dal caos e dal disagio prodotto dall’NRC dell’Assam, il governo Modi si sta organizzando per estenderlo al resto dell’India. Per evitare il rischio che, come avvenuto nell’Assam, gli indù e i suoi sostenitori si ritrovino imbrigliati nelle complesse trame del Registro, ha predisposto un nuovo Citizenship Amendment Bill (Proposta di emendamento della cittadinanza) – divenuto nel frattempo, dopo l’approvazione parlamentare, Citizenship Amendment Act (Legge di emendamento della cittadinanza)128 – in cui si stabilisce che tutte le «minoranze perseguitate» non musulmane di Pakistan, Bangladesh e Afghanistan, ovvero indù, sikh, buddhisti e cristiani, abbiano diritto di asilo in India. Di conseguenza, la legge garantisce che gli unici a poter essere privati della cittadinanza siano i musulmani.

Prima di dare inizio alla procedura dell’NRC, il piano prevede di compilare un National Population Register (Registro nazionale della popolazione, NPR),129 che comporterà un rilevamento porta a porta nel quale, in aggiunta alle informazioni di base per il censimento, il governo intende raccogliere le scansioni delle iridi e altri dati biometrici. Ne nascerà la madre di tutte le banche dati.

I lavori preparatori sono già iniziati. Nel suo primissimo giorno da ministro degli Affari interni, Amit Shah ha emesso una nota con cui autorizzava i governi statali di tutta l’India a istituire



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